Lessinia, Soave e Valpolicella paesaggi storici rurali: il primato veronese

Da venerdì 5 a domenica 7 novembre si terrà a Firenze, nell'Auditorium di Sant’Apollonia, il primo Congresso nazionale dei Paesaggi rurali storici italiani.

La provincia di Verona detiene il primato di avere al suo interno il maggior numero di realtà riconosciute, con 3 paesaggi storici iscritti: Soave, uno nella zona della Valpolicella e “Gli Alti Pascoli della Lessinia”. Per la Lessinia e la Valpolicella, la fase di studio e progettazione è stata finanziata dal GAL Baldo-Lessinia con la misura 16.5.1 (Progetti collettivi a carattere ambientale funzionali alle priorità dello sviluppo rurale – Fase 1 – Animazione e studio), con la finalità di valorizzare i paesaggi rurali identitari di luoghi e tradizioni, come espressione dell’eredità culturale delle popolazioni interessate e testimonianza del patrimonio storico-paesaggistico del nostro territorio.

Da venerdì 5 a domenica 7 novembre prossimi si terrà a Firenze, nell’Auditorium di Sant’Apollonia, il primo Congresso nazionale dei Paesaggi rurali storici italiani. Si parlerà di territorio, produzioni tipiche, cultura enogastronomica e modelli di sviluppo alternativi. L’evento è organizzato da Università degli Studi di Firenze, insieme allo spin off Horizons, la start up dell’Università di Firenze che si occupa della valorizzazione del paesaggio rurale, in collaborazione con il MIPAAF – Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali e del Consiglio della Regione Toscana.

Sottolinea il Presidente del GAL Ermanno Anselmi: “questi traguardi aiutano il territorio a riflettere su sè stesso, il che non è scontato. Abbiamo sollecitato la cooperazione fra più attori per riuscire a creare un pensiero. Per me, come ho già detto, l’obiettivo è stato raggiunto soprattutto perché si è riusciti a lavorare tutti insieme. Con questo progetto siamo riusciti a fare sistema e a raggiungere l’obiettivo. L’iscrizione è uno strumento che viene messo a disposizione del territorio, degli amministratori, della politica per riuscire a tracciare una via di sviluppo sostenibile degli alti pascoli”.

Il “Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali” (D.L. 17070 del 19-11-2012) è stato costituito al fine di raccogliere le candidature di Enti del territorio nazionale interessati, che soddisfino determinati requisiti di ammissibilità, approvati in sede di Conferenza permanente Stato-Regioni.

Il Ministero identifica e cataloga in questo Registro “i paesaggi rurali tradizionali o di interesse storico, le pratiche e le conoscenze tradizionali correlate” e di conseguenza ne definisce la loro significatività, integrità e vulnerabilità. Dopo opportuna verifica dei suddetti requisiti di ammissibilità da parte dell’ONPR, viene emesso un decreto, a firma del Ministro, che contiene le motivazioni del riconoscimento e determina quindi l’iscrizione al Registro.

L’importo finanziato totale è stato di € 100.000; con 50.000 euro è stato possibile realizzare uno “studio di fattibilità per la realizzazione di progetti di recupero, conservazione e valorizzazione del Paesaggio Rurale Storico degli Alti Pascoli della Lessinia”, che si è tradotto nella redazione di relazioni e studi sul paesaggio storico e rurale, utili per la stesura del dossier necessario per ottenere l’iscrizione al Registro nazionale.

È la vittoria di un gruppo e di un territorio che ha saputo unire tutte le forze positive e propositive” ha detto Giuliano Menegazzi coordinatore del progetto. “Abbiamo saputo costruire un modus operandi per garantire non solo la salvaguardia del paesaggio, ma anche di tutto quello che ad esso si collega. Il territorio vale tanto ed il risultato è arrivato. Questa è la conclusione di un percorso, ma anche un nuovo inizio ancora più importante”.

Hanno infatti aderito al partenariato, già composto dai Comuni veronesi di Erbezzo, Selva di Progno, Velo Veronese, Sant’Anna d’Alfaedo, Bosco Chiesanuova, Roverè Veronese, quelli trentini di Ala e Avio e il Comune vicentino di Cresadoro, nonché due società agricole private (Società agricole Le Coste S.S. e l’Azienda agricola Baito Jegher Campara S.S.) anche l’Associazione proprietari malghe e terreni della Lessinia, il Consorzio Formaggio Monte Veronese DOP, il Consorzio Tutela Pietra della Lessinia; per la Valpolicella hanno aderito: Cantina Valpolicella Negrar, Comuni di Negrar, Marano, Fumane, San Pietro e Sant’Ambrogio, il Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Verona.

 

 

Piero Scarato – Stampa e Comunicazione
GAL Baldo-Lessinia

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